Associazione Culturale Turistica ProLoco - Scano di Montiferro ( OR ) - Sardegna - ITALIA

SAS DAMAS DE MARZEDDU

Scritto da Nanni | 31 luglio 2003 | Contos e Paristorias
Un antica leggenda che si raccontava davanti a sos foghiles (i focolari) che narra di fate che vivevano in turre ´e manigas, una località non lontana da Scano
 
Una volta, a qualche chilometro da Scano, nella località detta Turre ´e manigas, nei pressi della chiesa di S. Vittoria, c´era un villaggio abitato da donne particolari chiamate Sas Damas de Marzeddu (le Dame di Marcello). Queste donne erano molto belle e benestanti. Conducevano una vita molto riservata e nascosta. Amavano vivere nel loro mondo evitando contatti con gli abitanti dei paesi vicini. A Scano vi andavano di tanto in tanto ma solo per delle visite fugaci tanto che difficilmente qualcuno riusciva a vederle.Era opinione di tutti che fossero delle Fate e che avessero misteriosi poteri.Attratta da questa particolarità una donna molto povera del paese, rimasta vedova quando ancora era incinta, pensò di chiedere ad una Dama di fare da madrina alla figlia appena nata."Così - pensò la donna - almeno lei avrà assicurata una vita meno misera della mia".Un giorno di buon mattino si recò al villaggio delle Dame. Arrivata sul posto bussò alla prima porta che trovò. Le aprì una bellissima signora elegantemente vestita che la inviò gentilmente ad accomodarsi. Ma la povera donna non riusciva a proferire parola. E quando la Dama le chiese il motivo della visita, la poveretta si fece coraggio ed espresse il suo desiderio. La dama senza esitazione acconsentì dicendo: " certo che farò da madrina alla tua bambina". Poi le offri una tazza di una buona bevanda calda con dei dolci di un sapore mai sentito. E prima di congedarsi disse alla poveretta: "fammi sapere il giorno in cui sarà celebrato il Battesimo ed io non mancherò di certo". « sissignora - rispose la donna - E rientrò a casa con il cuore pieno di gioia pensando di aver assicurato alla figlia una buona dote.Fissato il giorno della cerimonia la Dama venne invitata. La povera donna si prodigò in tutti i modi per accogliere dignitosamente la Dama nella sua modestissima casa.Il giorno del Battesimo la Dama si presentò più elegante che mai, adorna di gioielli e vestita di fini sete e sfarzosi broccati.Quanti erano presenti alla cerimonia si dicevano: "che fortunata questa bambina ad avere una madrina così bella e ricca!". Ma appena finita la cerimonia la bella Dama si congedò invitando la nuova comare a ricambiarle la visita dopo una settimana, quindi di tutta fretta si avviò al suo villaggio.La poveretta rimase stupita per il fatto che la Dama non si fosse fermata a prendere almeno una tazza di caffè e che non avesse lasciato nemmeno un piccolo regalo per la bambina. "Chissà?, forse mi darà il regalo quando andrò a farle visita fra otto giorni" pensò. Ma non seppe aspettare tanto, così due giorni dopo, prima che sorgesse il sole, si presentò dalla Dama sua Comare. Bussò alla porta che si aprì subito e con un sorriso salutò: "S´Ave Maria, Comà, come state? Scusatemi se disturbo di buon mattino, ma passavo per caso da queste parti e mi sono detta: perché non entrare da Comare per un saluto?" "Oh benvenuta Comare mia nella mia casa" - rispose sorpresa e con un certo distacco la Dama - "entrate, entrate". La donna si accomodò e la Dama subito le offrì una tazza di una squisita bevanda calda e dei fragranti dolci appena sfornati. L´atmosfera però si faceva un po´ imbarazzante perché la Dama al contrario del solito appariva taciturna e quasi indifferente. La donna si sentiva a disagio per cui decise di andar via. Si alzò e ringraziando e scusandosi fece per andarsene. La Dama la pregò di attendere ancora qualche istante: "aspettate un momento, vi devo dare un ricordo per la bambina" disse. Si allontanò e tornò subito con una grossa bracciata di paglia, dicendo: "tenete questo è per la mia figlioccia". La donna che si aspettava chissà quale regalo restò stupita ma non ebbe coraggio di dire nulla, stese i lembi del suo grembiule e accolse la paglia ringraziando, a malincuore, la Dama. Salutò frettolosamente e se ne andò. La Dama avvertì: "fate attenzione a non perderne lungo la strada". " Si, si» - rispose la donna senza darle molta importanza.Appena allontanatasi dal villaggio iniziò a dare sfogo al suo disappunto: "ma guarda che razza di dono ha fatto alla mia bambina!» - diceva fra sé e sé -. «Un po´ di paglia! e che ne faccio?» E piagnucolava dicendo: «Ed io che mi ero illusa di poter avere qualche dono prezioso. Povera figlia mia, che madrina ingrata che sono andata a cercarle. Cosa dirà la gente se mi vedrà arrivare con questa paglia? Sarò derisa da tutti per aver cercato una Dama per madrina". e mentre mormorava così gettava via qualche manciata di paglia lungo la strada, fino a che, giunta a casa non ne aveva più. Entrata in casa si levò il grembiule per scuoterlo dalle poche pagliuzze rimaste. E mentre lo scuoteva, con sua grande meraviglia notò che, le pagliuzze, come arrivavano per terra, diventavano luccicanti monete d´oro! "Oh Dio mio" - esclamò - "che ho fatto?". e corse subito in dietro per recuperare la paglia buttata per strada. Ma... lungo la via non c´era più ne paglia ne tanto meno monete d´oro!Ai viandanti chiedeva se avessero trovato delle monete d´oro che lei avrebbe perduto ma la gente, sogghignando, le rispondeva di no, e la deridevano. Allora chiedeva se avessero trovato della paglia e questi rispondevano "ne paglia ne fieno; con tutte le bestie che passano per la via pensi che sarebbe rimasta qui ad aspettare te?". E si dicevano fra loro. "Poverina, la miseria deve averle dato alla testa... non sa nemmeno cosa cerca. E come può perdere delle monete d´oro una che non ha nemmeno gli spiccioli per comprarsi il pane? La donna però non si diede per vinta e continuò a cercare, a cercare. Raccolse qua e là qualche filo di paglia, e tornata a casa gli gettò per terra nella speranza che si tramutassero in monete d´oro. Ma... paglia era e paglia restò!Morale della favolaGli errori della povera donna: 1. Non ha saputo attendere una settimana per recarsi dalla Dama. 2. Vi si è recata con un pretesto e con la menzogna. 3. Non ha ascoltato ne messo in pratica i consigli ricevuti.Spesso il nostro egoismo ci porta a crederci più furbi e più scaltri degli altri e quindi a non avere fiducia nel prossimo. Questo ci impedisce di cogliere e di gustare il bene che, anche in modo non palese, ci viene donato ogni giorno.Lettura storica della leggendaCome si sà in tutte le leggende vi è nascosta una verità non solo morale ma anche storica.Infatti nella località in cui è ambientata la favola oltre alla Chiesa dedicata a S. Vittoria, sono visibili tutt´intorno reperti archeologici come altari rupestri, tombe alla cappuccina e ad orcio, resti di muri, ceramiche, ecc. Tutto ciò testimonia che veramente lì vi fosse un insediamento umano già in epoca remota.Nella nostra leggenda si parla di Dame di Marzeddu (di Marcello - Marco) Santo molto venerato nel rito greco-ortodosso, così come Santa Vittoria.La leggenda ci riferisce di donne molto riservate (come spesso è chi si dedica alla vita contemplativa).Il nome della località :Turre ´e manigas potrebbe derivare da Turris monachae = Casa delle monache.Tenuto conto di questi pochi elementi ci piace ipotizzare che nel sito in cui è ambientata la fiaba, vi fosse un insediamento di monaci bizantini i quali, come si sa, spesso erano coadiuvati, per i lavori muliebri, da un gruppo di monache. Ovviamente lasciamo agli esperti la conferma o la smentita di tale supposizione.
Commenti

Notizie

autore: Matteo Chessa
4 05 2008 11:40
Campagna banchine pulite
Ci rivolgiamo a tutti i turisti e specialmente alla gente locale:

Quest’estate
Non ridurre le banchine a cassonetti indifferenziati!
Non ridurre il tuo territorio in una discarica!


Butta la spazzatura nei contenitori appositi


autore: Matteo Chessa
30 01 2008 09:52
Relazione del Presidente sul Conto Consuntivo 2007
Si riporta di seguito l'allegato 2 al Conto Consuntivo Esercizio 2007 della Pro Loco di Scano, ovvero la Relazione del Presidente, letta e sottoscritta in sede di Assemblea Ordinaria dei Soci per l'approvazione dello stesso Conto Consuntivo.


autore: Nanni Delogu
6 03 2007 01:18
Saluto del presidente uscente

Carissimi soci della Pro Loco di Scano, carissimi compaesani,

il 4 marzo 2007 è una data storica: la vecchia guardia della Pro loco scanese consegna il testimone a un gruppo di giovani nuovi soci.



autore: Matteo Chessa
4 03 2007 10:48
Lettera di saluto
Cari compaesani,
mi rivolgo a voi in modo tanto semplice quanto umile per annunciarvi che l’Associazione Pro Loco di Scano Montiferro ha finalmente superato una fase di stallo che durava ormai da diversi anni.


autore: Matteo
7 09 2004 06:20
Programma de "sa festa manna"
Pubblichiamo di seguito il programma delle manifestazioni de "sa festa manna" 2004